Tutti hanno la loro da condividere con il mondo. E questo è giusto ed è alla base del concetto di libertà. Certo è che, come ognuno può esprimere la propria opinione, è anche vero che tutti gli altri possano insultarlo e contraddirlo. Proprio come potete fare con me.
Su mille argomenti ci confrontiamo ogni giorno al bar, a scuola, sul lavoro, in autobus, in treno, in casa e anche online.
Che non ha meno valore rispetto alle altre situazioni.
Non è vero che è più facile perché siamo protetti da uno schermo. Non è sempre vero.
Tanti insultano su internet per poi rivelarsi peggio dei conigli, perché almeno i conigli hanno fama di gran chiavatori. Mentre questi subumani non scopano nemmeno.
Tanti controbattono con argomenti e intelligentemente, che non vuol dire avere ragione, ma solo essere rispettabili.
Gente che giudica ce n'è e ce ne sarà sempre, anche perché tutti noi giudichiamo continuamente anche su temi che non ci riguardano o in cui non siamo nemmeno lontanamente informati.
Però diciamo la nostra ugualmente, perché non è detto che avere una mancanza di conoscenza sia per forza un'impossibilità a farci un'idea.
Mi dispiaccio per coloro che, ciononostante, che parlano a vanvera senza accendere il cervello. Senza nemmeno utilizzarlo. Roba che alcuni hanno ancora la garanzia e conservano la scatola, vuoi mai che prima o poi lo restituisco, mi fanno un buono e con quello ci compro l'IPhone.
Tutto questo pippone per arrivare dove?
Abbiate pareri contrari e polemici, opponetevi e discutete tutto.
Prima, però, controllate la connessione.
No, non del wi-fi.
Siete anche avvantaggiati da Facebook: prima di parlare si può riflettere, anche a lungo, tanto dovete scrivere e per quello non c'è fretta di dire la prima cazzata che vi salta in mente.
E se non vi piace qualcosa, smettetela di esserci.
Se non vi piacciono i bambini non andate tutte le mattine all'asilo, per forza poi vi fate il sangue amaro.
Usate quella cazzo di testa, non solo per sbatterla contro il muro da brave capre, ma anche per ragionare.
Se non vi stancate troppo.
Capre.