PRINCIPESSA MAFALDA
Mi fate davvero ridere.
Mi fate ridere quando parlate senza sapere nulla di ciò che dite.
Senza conoscere nemmeno la storia di base del mondo.
Non dico i nomi degli statisti, di tutti i presidenti Italiani in ordine cronologico, le date importanti degli ultimi 400 anni. Che ammetto di non conoscere nemmeno io in toto.
Ma almeno alcuni dati fondamentali.
Quei dati fondamentali che ci aiutano a capire il presente, grazie agli avvenimenti nella storia.
Avvenimenti che hanno plasmato, nel corso dei secoli, un po' alla volta, il mondo in cui viviamo oggi, com'è successo anche 1000 anni fa: gli eventi nel corso dei secoli hanno costruito la realtà dell'avvenire.
So che può essere difficile seguire il concetto spazio-temporale di eventi che succedono e influenzano il tempo che verrà, ma è così.
Ecco, mi fate ridere quando sparate a zero sulle cose senza tenere in considerazione i motivi che ci sono dietro all'accadere della realtà attuale.
Piccolo esempio, che mi piace portare sempre all'attenzione: l'Impero Romano.
Io non ricordo tutte le date cruciali o tutti gli imperatori, ma ricordo questo: l'Impero Romano è rimasto in piedi più di 500 anni, cambiando aspetto, confini, religioni, società, politiche, tecnologie e conoscenze.
Il 476 d.C. è comunemente riconosciuto come l'anno di caduta ufficiale dell'Impero, ma non penserete davvero che un Impero finisca esattamente in una certa data.
Eventi, avvenimenti e storia hanno portato, in un intreccio di situazioni, coincidenze, accadimenti nel corso dei secoli, l'Impero a collassare su se stesso per poi finire.
Anche quando è scoccato il 476, l'Impero ha continuato a trascinarsi per decenni, nelle sue usanze, tradizioni, nella sua società e politica.
Questo è ciò che accade nella storia: quello che abbiamo oggi è il risultato di centinaia di anni di conseguenze, che creano l'odierno.
Succede anche adesso.
Molti si lamentano dell'immigrazione.
L'immigrazione c'è sempre stata e sempre ci sarà, mettetevelo bene in testa, è così e non potete fare niente per impedirlo, perché in confronto con la storia ognuno di voi vale meno di una merda.
Me compreso.
C'è sempre stata, ogni volta per motivi simili oppure totalmente diversi.
Vi racconto l'immigrazione di un momento particolare.
Dopo decenni di sconvolgimenti politici, cambi di regime, guerre, massacri, invasioni da parte di potenze straniere, crisi alimentari, economiche, sociali, sfruttamento e umiliazione, parte di un certo popolo ha deciso di allontanarsi da tutto questo e cercare fortuna, o anche solo vita, altrove.
In un posto che, da chi si trovava già là, veniva dipinto come il nuovo mondo.
Una nuova vita, una nuova possibilità.
Queste centinaia di migliaia di persone si sono messe in mare e hanno attraversato le acque per poter giungere in un luogo che credevano sarebbe stato un nuovo inizio.
Purtroppo, ogni società ha gente per bene e malavitosi.
Insieme alle migliaia e migliaia di persone per bene, in cerca di lavoro e possibilità, si imbarcano anche centinaia di delinquenti, che sperano di trovare campi fertili non per coltivare pomodori, ma per vivere alle spalle degli altri, commettendo crimini.
Nel paese dove sbarcheranno, gli autoctoni finiranno per odiare tutti gli immigrati, perché una parte di loro uccide, stupra, ruba, rapina, spaccia e non fa un cazzo tutto il giorno vivendo sulle spalle della società.
Si scorderanno di quando loro stessi emigravano, per gli stessi motivi.
E dimenticheranno di aver esportato anche loro, insieme a frutta e animali, anche delinquenti.
E non rifletteranno sul fatto che se questa gente è scappata dal proprio paese, la colpa è anche un po' la loro e del loro governo, a causa dello sfruttamento del loro paese nei confronti del resto del mondo.
Adesso aggiungete al discorso la nazionalità che più vi piace: albanesi, rumeni, marocchini, nigeriani, russi, ucraini, moldavi, tunisini, turchi, indiani, pakistani, cinesi, senegalesi.
Però non dimenticate anche inglesi, francesi, spagnoli, tedeschi, portoghesi, olandesi e guarda un po' anche italiani.
Non dimenticate che come oggi gli africani invadono le coste italiane, agli inizi del 900 gli italiani invasero le coste americane, nord e sud, portando lavoro e cultura, ma anche stupri e omicidi.
Fate a meno di pubblicare stupide foto con italiani in bianco e nero a confronto con africani oggi, perché dimostrate solo di non conoscere la storia.
E di essere anche ignoranti.
Gli africani vengono qui perché per centinaia di anni gli abbiamo sistematicamente tolto pane, risorse e schiavi.
La conseguenza delle nostre azioni di merda si ripercuote oggi. I nostri avi ci hanno lasciato questo bel regalino.
È almeno nostro compito risolvere sto casino del cazzo nel quale ci hanno infilato i simpatici capi di stato del passato.
Quando c'era lui i treni arrivavano in orario e tutte le risorse di un paese africano venivano sottratte e la gente schiavizzata.
E l'Europa ha fatto, per centinaia di anni, i propri porci comodi in Africa, depredando tutto il depredabile, e adesso ci lamentiamo che sta gente, poveracci, scappa dall'inferno che gli abbiamo lasciato.
Vogliamo fare un discorso su quanto sia sbagliato il MODO in cui vengono accolti, e se sia il caso di accoglierli TUTTI?
Avete tutta la mia solidarietà: non è questo il modo.
Volete lamentarvi di quanto faccia schifo un governo che adotta questa politica assurda?
Avete tutto il mio appoggio.
Ma lasciate in pace sta povera gente.
Non odiate loro, odiate chi li ha messi in quella posizione.
La brava gente che emigra si porta dietro i delinquenti?
Vero.
Allora ammazziamoli tutti e basta, anneghiamoli nei loro barconi di merda e picchiamoli se sono già qui, accusiamoli di tutto il male che c'è in Italia, perché prima di loro in Italia nessuno delinqueva.
Ci sono più crimini, per colpa degli immigrati.
NO! Ci sono più crimini per colpa dell'immigrazione!
Certamente più gente senza controllo c'è in un posto maggiore è il dato sulla criminalità.
Ma guarda.
Ascoltatemi: non odiate il povero africano che chiede gli spicci nel parcheggio.
Non deve piacervi come vive, a me non piace, non voglio gente che non lavora e bighellona tutto il giorno, ma non odiate.
Chiedetevi PERCHÉ.
Prendetevela con chi vi ha messo e li ha messi in questa situazione.
Provate l'intelligenza, è gratis e vi eleva a persone, anziché restare ignoranti come la merda.
Provate a comprendere, anziché giudicare.
Provate a capire, anziché sbraitare.
Leggete. Studiate. Informatevi. Capite.
Capre.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sicilia/un-secolo-fa-le-vittime-dei-naufragi-erano-italiani-emigranti-in-america_2106975-201502a.shtml
http://museo.fondazionepaolocresci.it/it/sezioni/il-viaggio-e-larrivo
https://it.wikipedia.org/wiki/Emigrazione_italiana
https://it.wikipedia.org/wiki/Immigrazione
https://it.wikipedia.org/wiki/Migrazione_umana
https://it.wikipedia.org/wiki/Impero_romano
giovedì 14 luglio 2016
giovedì 7 luglio 2016
ANALFACHE?
Ci sono diversi problemi che attanagliano i nuovi aspiranti giornalisti della domenica, quelli che si improvvisano reporter su Facebook, quelli che riportano notizie e fatti avendo libero accesso al world wide web che tutti mette in condizione di potersi esprimere.
Facebook ha risvolti davvero positivi, a mio parere: connette le persone, che si ritrovano per molti motivi e in molti contesti diversi, riallacciando un rapporto tra genti che si era un po' perso da qualche tempo. Gruppi come "Sei di Ravenna se...", che possiamo collocare in ogni città, basta cambiare il nome della stessa, fungono da agorà dove tutti possono esprimere ciò che pensano o esaltare le caratteristiche della città in cui vivono.
Io non credo che Facebook e i gruppi siano tutta merda.
Ma c'è il rovescio, proverbiale, della medaglia.
Il libero accesso alla discussione pubblica porta, inevitabilmente, chiunque a poter intasare le bacheche di stronzate.
E sono proprio questi pseudo reporter dalla dubbia intelligenza.
Già, perché da qualche anno è nata una nuova categoria di idioti.
C'erano gli psicotici, i complottisti, gli allarmisti, i boccaloni, gli estremisti, i figli di puttana.
Oggi possiamo contare su una categoria speciale e fantastica di mentecatti:
gli ANALFABETI FUNZIONALI.
Questi sub umani non hanno, per merito o casualità, le conoscenze di base per poter giudicare razionalmente alcunché, tanto meno sono in grado di interpretare un testo, di capirlo, elaborarlo e destrutturarlo fino a comprenderlo appieno.
Vi faccio un esempio, perché so che può sembrare incomprensibile.
"Io non sono contro l'integrazione di altri popoli all'interno della nostra cultura e società. Penso che il nostro paese abbia il dovere di provvedere a chi è nato qui ma anche a chi qui viene per sfuggire alle persecuzioni o anche solo per cercare una nuova e migliore vita.
Detto ciò, un paese civile non deve permettere l'ingresso indiscriminato di chiunque si presenti in cerca di asilo. Gli aiuti dello Stato devono essere distribuiti equamente tenendo conto di chi ha più bisogno."
Ecco. Voi, che siete alfabetizzati e capaci di comprendere un semplice testo, scritto tra l'altro da qualcuno senza lauree o particolari onorificenze ad honorem, avrete di certo colto il senso di questo breve saggio.
MA
Chi si ritrova suo malgrado ad essere una capre ignorante, non riesce a distinguere le parole e il loro significato inserite in un contesto.
Un analfabeta funzionale potrebbe scagliarsi con "ECCO! Zecca comunista! Ospitali in casa tua se ci tieni tanto!"
Mentre un altro farebbe "ECCO! Fascista di merda! Non hai cuore, vuoi che anneghino!"
E un altro andrebbe con "ECCO! Ma quali persecuzioni! Hanno addirittura lo smartphone!"
Va beh.
Cosa succede a queste menti bacate?
Succede che vince, sulla ragione, l'appartenenza idealistica.
Ovvero, gli ideali personali troneggiano e non permettono a questi dementi di inquadrare il discorso e capirlo. Discorso che resta abbastanza neutrale, non si sbilancia mai troppo da una parte, e che per di più utilizza, a volte, locuzioni non fruibili a tutti.
Già la parola "fruibile" non è fruibile a tutti.
Insomma, siamo circondati da inetti che non sono capaci di seguire la trama de "Il Segreto" perché troppo complessa, malgrado ciò si ritrovano a dover prendere decisioni importanti come per il caso del referendum sulle trivelle, che trivelle non sono.
E infatti, a chi conviene che la gente sia ignobilmente ignorante?
A chi governa. Perché se c'è già confusione sui motivi di una scelta, loro ci si mettono anche con il modo in cui viene presentata. Curioso ma perfetto l'esempio del meme sul Brexit, dove abbiamo capito che scrivere "vuoi stare dentro o fuori dall'Europa" è più comprensibile di "Volete voi abrogare la legge che permette alle piattaforme di estrarre materiali entro una certa distanza marina?".
Non c'è speranza. Possiamo continuare ore ed ore ad insultare la gente cercando di spiegargli che non hanno capito il senso di ciò che hanno letto, quindi non possono permettersi di avere un'opinione in merito, tanto è proprio come la famosa partita a scacchi col piccione: lui rovescerà la scacchiera e ci cacherà sopra, e comunque penserà di aver vinto. E voi non potrete farci niente. Nemmeno se foste Garri Kimovic Kasparov.
Cosa possiamo fare per arginare questa pandemia peggiore di quella di TWD?
Noi, niente. La società potrebbe, però, spendere più risorse per preparare una nuova generazione di menti brillanti, eliminando per quanto si possa la stupidità, almeno quella cognitiva.
Se poi uno è laureato ma non ci arriva, resta uno stupido.
Un'altra caratteristica tremenda degli analfabeti funzionali è quella di non avere la capacità di informarsi su qualcosa che non conoscono. Come non avete fatto per Kasparov.
Ci sono diversi problemi che attanagliano i nuovi aspiranti giornalisti della domenica, quelli che si improvvisano reporter su Facebook, quelli che riportano notizie e fatti avendo libero accesso al world wide web che tutti mette in condizione di potersi esprimere.
Facebook ha risvolti davvero positivi, a mio parere: connette le persone, che si ritrovano per molti motivi e in molti contesti diversi, riallacciando un rapporto tra genti che si era un po' perso da qualche tempo. Gruppi come "Sei di Ravenna se...", che possiamo collocare in ogni città, basta cambiare il nome della stessa, fungono da agorà dove tutti possono esprimere ciò che pensano o esaltare le caratteristiche della città in cui vivono.
Io non credo che Facebook e i gruppi siano tutta merda.
Ma c'è il rovescio, proverbiale, della medaglia.
Il libero accesso alla discussione pubblica porta, inevitabilmente, chiunque a poter intasare le bacheche di stronzate.
E sono proprio questi pseudo reporter dalla dubbia intelligenza.
Già, perché da qualche anno è nata una nuova categoria di idioti.
C'erano gli psicotici, i complottisti, gli allarmisti, i boccaloni, gli estremisti, i figli di puttana.
Oggi possiamo contare su una categoria speciale e fantastica di mentecatti:
gli ANALFABETI FUNZIONALI.
Questi sub umani non hanno, per merito o casualità, le conoscenze di base per poter giudicare razionalmente alcunché, tanto meno sono in grado di interpretare un testo, di capirlo, elaborarlo e destrutturarlo fino a comprenderlo appieno.
Vi faccio un esempio, perché so che può sembrare incomprensibile.
"Io non sono contro l'integrazione di altri popoli all'interno della nostra cultura e società. Penso che il nostro paese abbia il dovere di provvedere a chi è nato qui ma anche a chi qui viene per sfuggire alle persecuzioni o anche solo per cercare una nuova e migliore vita.
Detto ciò, un paese civile non deve permettere l'ingresso indiscriminato di chiunque si presenti in cerca di asilo. Gli aiuti dello Stato devono essere distribuiti equamente tenendo conto di chi ha più bisogno."
Ecco. Voi, che siete alfabetizzati e capaci di comprendere un semplice testo, scritto tra l'altro da qualcuno senza lauree o particolari onorificenze ad honorem, avrete di certo colto il senso di questo breve saggio.
MA
Chi si ritrova suo malgrado ad essere una capre ignorante, non riesce a distinguere le parole e il loro significato inserite in un contesto.
Un analfabeta funzionale potrebbe scagliarsi con "ECCO! Zecca comunista! Ospitali in casa tua se ci tieni tanto!"
Mentre un altro farebbe "ECCO! Fascista di merda! Non hai cuore, vuoi che anneghino!"
E un altro andrebbe con "ECCO! Ma quali persecuzioni! Hanno addirittura lo smartphone!"
Va beh.
Cosa succede a queste menti bacate?
Succede che vince, sulla ragione, l'appartenenza idealistica.
Ovvero, gli ideali personali troneggiano e non permettono a questi dementi di inquadrare il discorso e capirlo. Discorso che resta abbastanza neutrale, non si sbilancia mai troppo da una parte, e che per di più utilizza, a volte, locuzioni non fruibili a tutti.
Già la parola "fruibile" non è fruibile a tutti.
Insomma, siamo circondati da inetti che non sono capaci di seguire la trama de "Il Segreto" perché troppo complessa, malgrado ciò si ritrovano a dover prendere decisioni importanti come per il caso del referendum sulle trivelle, che trivelle non sono.
E infatti, a chi conviene che la gente sia ignobilmente ignorante?
A chi governa. Perché se c'è già confusione sui motivi di una scelta, loro ci si mettono anche con il modo in cui viene presentata. Curioso ma perfetto l'esempio del meme sul Brexit, dove abbiamo capito che scrivere "vuoi stare dentro o fuori dall'Europa" è più comprensibile di "Volete voi abrogare la legge che permette alle piattaforme di estrarre materiali entro una certa distanza marina?".
Non c'è speranza. Possiamo continuare ore ed ore ad insultare la gente cercando di spiegargli che non hanno capito il senso di ciò che hanno letto, quindi non possono permettersi di avere un'opinione in merito, tanto è proprio come la famosa partita a scacchi col piccione: lui rovescerà la scacchiera e ci cacherà sopra, e comunque penserà di aver vinto. E voi non potrete farci niente. Nemmeno se foste Garri Kimovic Kasparov.
Cosa possiamo fare per arginare questa pandemia peggiore di quella di TWD?
Noi, niente. La società potrebbe, però, spendere più risorse per preparare una nuova generazione di menti brillanti, eliminando per quanto si possa la stupidità, almeno quella cognitiva.
Se poi uno è laureato ma non ci arriva, resta uno stupido.
Un'altra caratteristica tremenda degli analfabeti funzionali è quella di non avere la capacità di informarsi su qualcosa che non conoscono. Come non avete fatto per Kasparov.
Capre.
lunedì 16 novembre 2015
LO STRONZO SONO IO
Non so nemmeno perché insisto.
Non ha senso, è inutile.
Avete ragione voi.
Ammazziamoli tutti, diamo la colpa a quella religione di merda e a tutti quelli che vengono qui e pernottano a spese nostre.
Tra l'altro hanno tutti brutte facce e si vede che sono tutti assassini.
Israele, USA, Europa, Chiesa.
Queste sono tutte espressione del BENE.
Tutto il resto è il male e va estirpato.
Perché non è affatto la stessa linea teorica del simpatico baffetto.
L'Isis è tutti i musulmani, che odiano l'Occidente senza nessun motivo, solo perché le nostre donne sono libere e abbiamo Internet.
Niente, sono io l'idiota, il buonista, l'inutile che tenta sempre di restare fuori dall'ignoranza.
Meglio abbracciarla. È più facile, meno faticoso.
Odiare senza razionalità è più semplice, non si è costretti a pensare.
Scendiamo in piazza e protestiamo contro tutto e tutti, perché anche io non ho un lavoro stabile dal 2008 e sono certo sia colpa degli immigrati, degli zingari, dei parcheggiatori negri e delle moschee.
Rivoglio il crocifisso nelle scuole e il maiale alla mensa, perché da quando li hanno tolti la mia vita è in mano a quelle scimmie che vogliono fare dell'Europa un nuovo medio oriente.
E rivoglio quei soldi che danno ai profughi Siriani che scappano ancora oggi non so bene da cosa, dato che hanno addirittura lo smartphone, io che non ho il lavoro ma la connessione sì.
Lo stronzo sono io. Ora me ne rendo conto e voi avete ragione.
A parte il sarcasmo, che molti non sanno comprendere, sono davvero esausto.
Io ci provo ogni giorno ad usare l'intelligenza che non Dio ma io stesso mi sono costruito ragionando ogni giorno e lavorando per ottenere una visione più ampia delle cose.
Ci provo, provo a discutere e ragionare con tutti perché credo che tutti possano migliorare nella comprensione della realtà.
Forse non è così, sono sepolto sotto due metri di utopia e non posso uscire.
Siamo tutti in balia di chi decide per noi cosa sia giusto e sbagliato e non vogliamo ammetterlo.
Leggere i post di Salvini per sentirsi una persona migliore, Idioti Senza Frontiere e altre pagine simili sono dirette da persone che non sono onniscienti, ma almeno provano a riflettere prima di lanciarsi in post selvaggi come fanno molti dei miei "amici" di Facebook.
E tanti altri Amici di Facebook cercano, come me, ogni giorno, di restare a galla in mezzo a questo mare di merda e stupidità che molti di voi chiamano verità assoluta.
Io vi apprezzo, sappiatelo, ogni volta che mi dimostrate di pensarla almeno in parte come me, vi stimo.
E tutti quelli che invece no, ma provano a sostenere un dialogo, beh stimo anche voi, perché almeno non vomitate merda senza pensare.
Tutti gli altri sono iberi di pensarla come preferiscono, ma non provo nessun rispetto per chi sceglie l'ignoranza.
Perché è una scelta, una presa di posizione arbitraria che nessuno gli impone.
Siamo, ancora per fortuna, liberi di pensarla come vogliamo, ma molti preferiscono pensarla come qualcun altro, perché usare il proprio intelletto è troppo complicato.
Lauree, diplomi e fama non vi tengono al riparo dalla piccolezza che rappresentate.
Non so nemmeno perché insisto.
Non ha senso, è inutile.
Avete ragione voi.
Lo stronzo sono io.
Non ha senso, è inutile.
Avete ragione voi.
Ammazziamoli tutti, diamo la colpa a quella religione di merda e a tutti quelli che vengono qui e pernottano a spese nostre.
Tra l'altro hanno tutti brutte facce e si vede che sono tutti assassini.
Israele, USA, Europa, Chiesa.
Queste sono tutte espressione del BENE.
Tutto il resto è il male e va estirpato.
Perché non è affatto la stessa linea teorica del simpatico baffetto.
L'Isis è tutti i musulmani, che odiano l'Occidente senza nessun motivo, solo perché le nostre donne sono libere e abbiamo Internet.
Niente, sono io l'idiota, il buonista, l'inutile che tenta sempre di restare fuori dall'ignoranza.
Meglio abbracciarla. È più facile, meno faticoso.
Odiare senza razionalità è più semplice, non si è costretti a pensare.
Scendiamo in piazza e protestiamo contro tutto e tutti, perché anche io non ho un lavoro stabile dal 2008 e sono certo sia colpa degli immigrati, degli zingari, dei parcheggiatori negri e delle moschee.
Rivoglio il crocifisso nelle scuole e il maiale alla mensa, perché da quando li hanno tolti la mia vita è in mano a quelle scimmie che vogliono fare dell'Europa un nuovo medio oriente.
E rivoglio quei soldi che danno ai profughi Siriani che scappano ancora oggi non so bene da cosa, dato che hanno addirittura lo smartphone, io che non ho il lavoro ma la connessione sì.
Lo stronzo sono io. Ora me ne rendo conto e voi avete ragione.
A parte il sarcasmo, che molti non sanno comprendere, sono davvero esausto.
Io ci provo ogni giorno ad usare l'intelligenza che non Dio ma io stesso mi sono costruito ragionando ogni giorno e lavorando per ottenere una visione più ampia delle cose.
Ci provo, provo a discutere e ragionare con tutti perché credo che tutti possano migliorare nella comprensione della realtà.
Forse non è così, sono sepolto sotto due metri di utopia e non posso uscire.
Siamo tutti in balia di chi decide per noi cosa sia giusto e sbagliato e non vogliamo ammetterlo.
Leggere i post di Salvini per sentirsi una persona migliore, Idioti Senza Frontiere e altre pagine simili sono dirette da persone che non sono onniscienti, ma almeno provano a riflettere prima di lanciarsi in post selvaggi come fanno molti dei miei "amici" di Facebook.
E tanti altri Amici di Facebook cercano, come me, ogni giorno, di restare a galla in mezzo a questo mare di merda e stupidità che molti di voi chiamano verità assoluta.
Io vi apprezzo, sappiatelo, ogni volta che mi dimostrate di pensarla almeno in parte come me, vi stimo.
E tutti quelli che invece no, ma provano a sostenere un dialogo, beh stimo anche voi, perché almeno non vomitate merda senza pensare.
Tutti gli altri sono iberi di pensarla come preferiscono, ma non provo nessun rispetto per chi sceglie l'ignoranza.
Perché è una scelta, una presa di posizione arbitraria che nessuno gli impone.
Siamo, ancora per fortuna, liberi di pensarla come vogliamo, ma molti preferiscono pensarla come qualcun altro, perché usare il proprio intelletto è troppo complicato.
Lauree, diplomi e fama non vi tengono al riparo dalla piccolezza che rappresentate.
Non so nemmeno perché insisto.
Non ha senso, è inutile.
Avete ragione voi.
Lo stronzo sono io.
venerdì 22 maggio 2015
DICI UN MUCCHIO DI STRONZATE E NON MI PIACI, MA GRAZIE PER L'AMICIZIA
Tutti hanno la loro da condividere con il mondo. E questo è giusto ed è alla base del concetto di libertà. Certo è che, come ognuno può esprimere la propria opinione, è anche vero che tutti gli altri possano insultarlo e contraddirlo. Proprio come potete fare con me.
Su mille argomenti ci confrontiamo ogni giorno al bar, a scuola, sul lavoro, in autobus, in treno, in casa e anche online.
Che non ha meno valore rispetto alle altre situazioni.
Non è vero che è più facile perché siamo protetti da uno schermo. Non è sempre vero.
Tanti insultano su internet per poi rivelarsi peggio dei conigli, perché almeno i conigli hanno fama di gran chiavatori. Mentre questi subumani non scopano nemmeno.
Tanti controbattono con argomenti e intelligentemente, che non vuol dire avere ragione, ma solo essere rispettabili.
Gente che giudica ce n'è e ce ne sarà sempre, anche perché tutti noi giudichiamo continuamente anche su temi che non ci riguardano o in cui non siamo nemmeno lontanamente informati.
Però diciamo la nostra ugualmente, perché non è detto che avere una mancanza di conoscenza sia per forza un'impossibilità a farci un'idea.
Mi dispiaccio per coloro che, ciononostante, che parlano a vanvera senza accendere il cervello. Senza nemmeno utilizzarlo. Roba che alcuni hanno ancora la garanzia e conservano la scatola, vuoi mai che prima o poi lo restituisco, mi fanno un buono e con quello ci compro l'IPhone.
Tutto questo pippone per arrivare dove?
Abbiate pareri contrari e polemici, opponetevi e discutete tutto.
Prima, però, controllate la connessione.
No, non del wi-fi.
Siete anche avvantaggiati da Facebook: prima di parlare si può riflettere, anche a lungo, tanto dovete scrivere e per quello non c'è fretta di dire la prima cazzata che vi salta in mente.
E se non vi piace qualcosa, smettetela di esserci.
Se non vi piacciono i bambini non andate tutte le mattine all'asilo, per forza poi vi fate il sangue amaro.
Usate quella cazzo di testa, non solo per sbatterla contro il muro da brave capre, ma anche per ragionare.
Se non vi stancate troppo.
Capre.
Su mille argomenti ci confrontiamo ogni giorno al bar, a scuola, sul lavoro, in autobus, in treno, in casa e anche online.
Che non ha meno valore rispetto alle altre situazioni.
Non è vero che è più facile perché siamo protetti da uno schermo. Non è sempre vero.
Tanti insultano su internet per poi rivelarsi peggio dei conigli, perché almeno i conigli hanno fama di gran chiavatori. Mentre questi subumani non scopano nemmeno.
Tanti controbattono con argomenti e intelligentemente, che non vuol dire avere ragione, ma solo essere rispettabili.
Gente che giudica ce n'è e ce ne sarà sempre, anche perché tutti noi giudichiamo continuamente anche su temi che non ci riguardano o in cui non siamo nemmeno lontanamente informati.
Però diciamo la nostra ugualmente, perché non è detto che avere una mancanza di conoscenza sia per forza un'impossibilità a farci un'idea.
Mi dispiaccio per coloro che, ciononostante, che parlano a vanvera senza accendere il cervello. Senza nemmeno utilizzarlo. Roba che alcuni hanno ancora la garanzia e conservano la scatola, vuoi mai che prima o poi lo restituisco, mi fanno un buono e con quello ci compro l'IPhone.
Tutto questo pippone per arrivare dove?
Abbiate pareri contrari e polemici, opponetevi e discutete tutto.
Prima, però, controllate la connessione.
No, non del wi-fi.
Siete anche avvantaggiati da Facebook: prima di parlare si può riflettere, anche a lungo, tanto dovete scrivere e per quello non c'è fretta di dire la prima cazzata che vi salta in mente.
E se non vi piace qualcosa, smettetela di esserci.
Se non vi piacciono i bambini non andate tutte le mattine all'asilo, per forza poi vi fate il sangue amaro.
Usate quella cazzo di testa, non solo per sbatterla contro il muro da brave capre, ma anche per ragionare.
Se non vi stancate troppo.
Capre.
martedì 2 settembre 2014
SECCHIELLONI DI GHIACCIO E BOTTIGLIE DA 1 LITRO
E vai di Ice Bucket.
E metà di voi a pensare "che spreco d'acqua e che sciocchezza" e l'altra metà "figata lo faccio anche io".
Ora vi dico come la penso a riguardo.
Non so esattamente come sia cominciato tutto questo, ma qui c'è un piccolo indizio:
http://time.com/3136507/als-ice-bucket-challenge-started/
La prima polemica che ho sentito a riguardo è
"Non puoi curare una malattia con un gesto come questo"
seguita da
"Mentre in Africa muoiono di sete negli States buttano via acqua per questa stronzata"
e
"Volete solo farvi notare e non vi importa della SLA altrimenti tiravate fuori i soldi"
Sono tutte affermazioni non vere, ma almeno non false.
Ovvero tutte e 3 riportano fatti reali, che però non sono necessariamente giusti o sensati.
Cominciamo.
È certamente vero che non si possa curare nessuna malattia tirandosi un cesto di ghiaccio sulla testa, a parte forse controllare la febbre, ma non è questo il caso.
È anche vero, però, che lo scopo dell'Ice Bucket Challenge non è mai stato curare la malattia con il ghiaccio, ma portare all'attenzione un problema tramite un gesto eclatante.
Quindi si tratta di pubblicità, nulla più, per un argomento importante che, come molti altri, spesso non ha abbastanza esposizione.
In questo modo qualcuno ha pensato di dare maggior risalto alla raccolta fondi.
Dove sta la stupidità?
È certamente vero che mentre noi spruzziamo acqua ovunque mentre ci riprendiamo e carichiamo su You Tube, in Africa molta gente non ha da bere.
È anche vero, però, che tutti voi, me compreso, stiamo sotto la doccia un po' troppo a lungo, lasciamo la bottiglia d'acqua mezza piena al ristorante, laviamo la macchina anche quando non ce n'è davvero bisogno, usiamo tutto lo sciacquone per la pipì quando basterebbe metà, frequentiamo parchi tematici dove l'acqua sgorga come se non ci fosse un domani, consumiamo come paranoici nuclearisti ignorando che TUTTI i processi produttivi utilizzano valanghe d'acqua, facciamo lavatrici e lavastoviglie a volte non completamente cariche, facciamo sparare i nostri figli con pistole ad H2O per divertimento, lasciamo aperto il rubinetto quando ci laviamo i denti.
E l'elenco non finisce qui, mi sono solo rotto.
Quindi si tratta di mera ipocrisia quando si attacca un video virale perché spreca acqua mentre siamo sotto la doccia da mezz'ora e soprattutto non ce ne frega niente se in Africa non bevono, tanto io c'ho l'acqua in bottiglia che quando è finita butto nella plastica tanto poi ne compro altra fatta in fabbriche che usano acqua come durante i 15 minuti di popolarità di Noè.
Dove sta la stupidità?
È certamente vero che moltissime persone hanno fatto l'Ice Bucket Challenge solo per divertirsi e farsi vedere, senza poi tirare fuori né ora né mai un euro per la ricerca.
È anche vero, però, che l'importante in tutto questo non è che gli stupidi e gli esibizionisti versino quattrini nelle casse della ricerca alla SLA (o ALS in inglese) ma piuttosto che l'argomento sia balzato sulle prime pagine di quotidiani e social network.
Se infatti perderete 3 minuti a fare una rapida ricerca su Google, troverete che negli USA hanno raccolto circa 40 testoni di dollari grazie ANCHE all'IBC.
Parlando poi di gente che non tira fuori un euro, la Littizzetto (http://video.repubblica.it/dossier/docce-gelate-contro-la-sla/sla-littizzetto-dona-cento-euro-attacchi-twitter-s-e-sprecata/175465/174096) ha cacciato 100 euro. E tutti "s'è sprecata, poteva cacciarne di più, guarda che braccino corto".
Ora, a parte che critichi lei ma te quanto hai donato?
E poi, sempre se prima vi informate, il gioco era: o ti docci o tiri fuori 100 dollari per la ricerca, e se sei bravo fai entrambe le cose.
E questo lo potete verificare al primo link che ho allegato qua sopra.
Perciò Luciana è stata solo al gioco, donando 100 euro che, ricordiamolo, al cambio attuale fanno 131.25 dollaroni sonanti.
Che poi potesse tirarne fuori altri ci sta, ma noi che ne sappiamo che non abbia donato privatamente?
E se uno dona senza dirlo a nessuno non va bene, e se uno dona esplicitamente è uno che si vanta.
Eccheppalle.
Dove sta la stupidità?
Una cosa sola voglio dire, adesso:
siamo sempre pronti a criticare e giudicare tutto quello che fanno gli altri, ma noi, cosa stiamo facendo intanto?
Capre.
http://it.wikipedia.org/wiki/Sclerosi_laterale_amiotrofica
https://www.als.ca/
http://www.alsa.org/
http://www.aisla.it/
E metà di voi a pensare "che spreco d'acqua e che sciocchezza" e l'altra metà "figata lo faccio anche io".
Ora vi dico come la penso a riguardo.
Non so esattamente come sia cominciato tutto questo, ma qui c'è un piccolo indizio:
http://time.com/3136507/als-ice-bucket-challenge-started/
La prima polemica che ho sentito a riguardo è
"Non puoi curare una malattia con un gesto come questo"
seguita da
"Mentre in Africa muoiono di sete negli States buttano via acqua per questa stronzata"
e
"Volete solo farvi notare e non vi importa della SLA altrimenti tiravate fuori i soldi"
Sono tutte affermazioni non vere, ma almeno non false.
Ovvero tutte e 3 riportano fatti reali, che però non sono necessariamente giusti o sensati.
Cominciamo.
È certamente vero che non si possa curare nessuna malattia tirandosi un cesto di ghiaccio sulla testa, a parte forse controllare la febbre, ma non è questo il caso.
È anche vero, però, che lo scopo dell'Ice Bucket Challenge non è mai stato curare la malattia con il ghiaccio, ma portare all'attenzione un problema tramite un gesto eclatante.
Quindi si tratta di pubblicità, nulla più, per un argomento importante che, come molti altri, spesso non ha abbastanza esposizione.
In questo modo qualcuno ha pensato di dare maggior risalto alla raccolta fondi.
Dove sta la stupidità?
È certamente vero che mentre noi spruzziamo acqua ovunque mentre ci riprendiamo e carichiamo su You Tube, in Africa molta gente non ha da bere.
È anche vero, però, che tutti voi, me compreso, stiamo sotto la doccia un po' troppo a lungo, lasciamo la bottiglia d'acqua mezza piena al ristorante, laviamo la macchina anche quando non ce n'è davvero bisogno, usiamo tutto lo sciacquone per la pipì quando basterebbe metà, frequentiamo parchi tematici dove l'acqua sgorga come se non ci fosse un domani, consumiamo come paranoici nuclearisti ignorando che TUTTI i processi produttivi utilizzano valanghe d'acqua, facciamo lavatrici e lavastoviglie a volte non completamente cariche, facciamo sparare i nostri figli con pistole ad H2O per divertimento, lasciamo aperto il rubinetto quando ci laviamo i denti.
E l'elenco non finisce qui, mi sono solo rotto.
Quindi si tratta di mera ipocrisia quando si attacca un video virale perché spreca acqua mentre siamo sotto la doccia da mezz'ora e soprattutto non ce ne frega niente se in Africa non bevono, tanto io c'ho l'acqua in bottiglia che quando è finita butto nella plastica tanto poi ne compro altra fatta in fabbriche che usano acqua come durante i 15 minuti di popolarità di Noè.
Dove sta la stupidità?
È certamente vero che moltissime persone hanno fatto l'Ice Bucket Challenge solo per divertirsi e farsi vedere, senza poi tirare fuori né ora né mai un euro per la ricerca.
È anche vero, però, che l'importante in tutto questo non è che gli stupidi e gli esibizionisti versino quattrini nelle casse della ricerca alla SLA (o ALS in inglese) ma piuttosto che l'argomento sia balzato sulle prime pagine di quotidiani e social network.
Se infatti perderete 3 minuti a fare una rapida ricerca su Google, troverete che negli USA hanno raccolto circa 40 testoni di dollari grazie ANCHE all'IBC.
Parlando poi di gente che non tira fuori un euro, la Littizzetto (http://video.repubblica.it/dossier/docce-gelate-contro-la-sla/sla-littizzetto-dona-cento-euro-attacchi-twitter-s-e-sprecata/175465/174096) ha cacciato 100 euro. E tutti "s'è sprecata, poteva cacciarne di più, guarda che braccino corto".
Ora, a parte che critichi lei ma te quanto hai donato?
E poi, sempre se prima vi informate, il gioco era: o ti docci o tiri fuori 100 dollari per la ricerca, e se sei bravo fai entrambe le cose.
E questo lo potete verificare al primo link che ho allegato qua sopra.
Perciò Luciana è stata solo al gioco, donando 100 euro che, ricordiamolo, al cambio attuale fanno 131.25 dollaroni sonanti.
Che poi potesse tirarne fuori altri ci sta, ma noi che ne sappiamo che non abbia donato privatamente?
E se uno dona senza dirlo a nessuno non va bene, e se uno dona esplicitamente è uno che si vanta.
Eccheppalle.
Dove sta la stupidità?
Una cosa sola voglio dire, adesso:
siamo sempre pronti a criticare e giudicare tutto quello che fanno gli altri, ma noi, cosa stiamo facendo intanto?
Capre.
http://it.wikipedia.org/wiki/Sclerosi_laterale_amiotrofica
https://www.als.ca/
http://www.alsa.org/
http://www.aisla.it/
lunedì 30 giugno 2014
Fiaccolate, candele, chitarre e gesti spontanei.
Basta.
Qualcuno ha detto (e non posso essere più d'accordo) che certi dolori vanno lasciati alla famiglia.
Non si deve per forza partecipare, compatire ed esserci a tutti i costi.
A volte, spinti dall'entusiasmo e dall'empatia, pensiamo che sia giusto intromettersi.
Che sia dovuto, che sia un gesto umano, che sia un gesto di solidarietà.
Ecco, non lo è.
Al mio funerale non ce li voglio i soliti rompicoglioni che si intrufolano e piangono senza avermi mai parlato, mai conosciuto.
Finché ero vivo non esistevo per loro ed ora sono disperati perché non ci sono più.
Non è solidarietà, care capre, ma stupidità.
La solidarietà ha limiti e regole precise.
Stai facendo solidarietà quando partecipi al dolore di una comunità, di un gruppo di persone, di una realtà che ha subito un dramma collettivo.
Stai facendo solidarietà quando raccogli fondi per questo dramma collettivo in due modi: segretamente, personalmente e privatamente.
Oppure tramite un'associazione, un gruppo di persone.
Comunque senza prenderti meriti, che meriti non ce ne sono al singolo individuo se rende noto il suo operato.
Riponete gli accendini, trattenete le fiaccole, conservate le candele per i black out.
Se proprio volete accendere una candela, fatelo senza procurarvi pubblicità, senza creare gruppi su Facebook, senza clamore.
Recatevi dove ci sono le altre candele e aggiungete la vostra, in silenzio, con dignità.
Altrimenti state banalizzando il gesto di mille persone che in silenzio, senza buttarsi davanti alle telecamere, anche quelle metaforiche, accendono candele di notte, mentre nessuno guarda, perché quel gesto deve essere privato e non deve invadere l'intimità di un dolore che pochi possono comprendere, di certo non quelli che se ne vanno in giro a programmare eventi per bambini che non ci sono più.
Le vostre intenzioni, care capre, nel maggiore dei casi sono buone e oneste.
Ecco, adesso riflettete se sono anche necessarie.
Mi rivolgo agli amici avvoltoi: fatevi i cazzi vostri e non impestate le strade con le vostre cazzate, che c'è gente che soffre e non ha bisogno di queste puttanate.
A tutti gli altri puri di cuore ma scarsi di ingegno dico: bella idea, ma non necessaria.
Silenzio.
E rispetto.
Questo serve alla famiglia, nient'altro.
Qualcuno ha detto (e non posso essere più d'accordo) che certi dolori vanno lasciati alla famiglia.
Non si deve per forza partecipare, compatire ed esserci a tutti i costi.
A volte, spinti dall'entusiasmo e dall'empatia, pensiamo che sia giusto intromettersi.
Che sia dovuto, che sia un gesto umano, che sia un gesto di solidarietà.
Ecco, non lo è.
Al mio funerale non ce li voglio i soliti rompicoglioni che si intrufolano e piangono senza avermi mai parlato, mai conosciuto.
Finché ero vivo non esistevo per loro ed ora sono disperati perché non ci sono più.
Non è solidarietà, care capre, ma stupidità.
La solidarietà ha limiti e regole precise.
Stai facendo solidarietà quando partecipi al dolore di una comunità, di un gruppo di persone, di una realtà che ha subito un dramma collettivo.
Stai facendo solidarietà quando raccogli fondi per questo dramma collettivo in due modi: segretamente, personalmente e privatamente.
Oppure tramite un'associazione, un gruppo di persone.
Comunque senza prenderti meriti, che meriti non ce ne sono al singolo individuo se rende noto il suo operato.
Riponete gli accendini, trattenete le fiaccole, conservate le candele per i black out.
Se proprio volete accendere una candela, fatelo senza procurarvi pubblicità, senza creare gruppi su Facebook, senza clamore.
Recatevi dove ci sono le altre candele e aggiungete la vostra, in silenzio, con dignità.
Altrimenti state banalizzando il gesto di mille persone che in silenzio, senza buttarsi davanti alle telecamere, anche quelle metaforiche, accendono candele di notte, mentre nessuno guarda, perché quel gesto deve essere privato e non deve invadere l'intimità di un dolore che pochi possono comprendere, di certo non quelli che se ne vanno in giro a programmare eventi per bambini che non ci sono più.
Le vostre intenzioni, care capre, nel maggiore dei casi sono buone e oneste.
Ecco, adesso riflettete se sono anche necessarie.
Mi rivolgo agli amici avvoltoi: fatevi i cazzi vostri e non impestate le strade con le vostre cazzate, che c'è gente che soffre e non ha bisogno di queste puttanate.
A tutti gli altri puri di cuore ma scarsi di ingegno dico: bella idea, ma non necessaria.
Silenzio.
E rispetto.
Questo serve alla famiglia, nient'altro.
lunedì 3 marzo 2014
L'invidia e la frustrazione rendono l'uomo un po' coglione
Come da bambini, quando l'amichetto aveva tutta la collezione di Transformers e tu avevi solo il maggiolino ritardato.
O sempre lui aveva tutto il Voltron super sborone alto come te e tu avevi solo il leone verde pilotato dal nerd sfigato.
O sempre quel fottuto bastardo di amichetto aveva la serie completa dei Masters, con tigri bardate e castello di Greyskull a grandezza naturale e tu, solita merda, avevi solo il baffo culturista un po' gay.
E allora eri sempre incazzato, quando giocavi con questo amichetto, e ti attaccavi a difetti inesistenti per recuperare un minimo di autostima.
"Sì ma intanto la mia unica mini4wd c'ha il motore quello dorato che fa 35 mila giri invece le tue 8 macchine no".
Ecco, da bambini uno è pure giustificato, è un bambino, passa che si comporti da bambino.
Ma da adulti, cazzo, è imbarazzante.
E ci sono fior di adulti incazzati perché invidiosi e frustrati.
Persone che fanno di lavoro il musicista, nel senso che magari suonano il basso per davvero da turnista, o insegnano, o comunque vivono di questo.
E sempre giù ad avercela con Vasco e Ligabue.
Vasco è drogato e canta male, Liga usa sempre solo 3 accordi, Arisa è brutta.
E sempre giù a criticare e criticare ogni mossa di questi poveri Cristi, che non sanno suonare, che fa schifo quello che fanno, che stuprano la musica, che Allevi deve andare a zappare la terra.
Allevi fa schifo pure a me, ma questo è gusto.
Puoi ricoprire Facebook di post dove dichiari quanto non ti piace Gigi D'alessio, ma ostruire la rete ogni giorno calcando su quanto non dovrebbe essere famoso perché questo e quello non ha senso.
Tutti questi orrendi musicisti mainstream sono fottutamente famosi. E ricchi. Perché la gente compra tonnellate della loro merda.
Non saranno Bach o Ciaicoschi (mai imparato come si scrive), ma cazzo sanno il fatto loro.
Io personalmente canto e suono, faccio schifo come tutti quelli che cantano e suonano rimanendo nella realtà amatoriale, mi piace Ligabue, tollero Vasco, Allevi lo sapete, di Gigi non commento che la quota di parolacce consentite da Blogger poi sfora.
Sarà che tutti i geni della musica che ce l'hanno con, mettiamo, Ligabue, siano frustrati e invidiosi?
Liga fa cagare e non sa suonare, intanto però è in cima alle classifiche sempre, vende milioni di dischi e dopotutto non credo che sia incapace di suonare sul serio.
Non sarà Paco De Lucia, ma nemmeno Eta Beta.
Insomma, vediamo di accettare la realtà: se io sono qui e non in radio un motivo ci sarà.
Vuoi sfiga, niente agganci, faccio cagare, non ho talento, non so suonare, sono brutto, qualcosa deve essere.
Vuoi proprio che sia una congiura?
Mah...
E succede in tutti i campi, questa invidia bruciante.
Fatevi una vita.
O sempre lui aveva tutto il Voltron super sborone alto come te e tu avevi solo il leone verde pilotato dal nerd sfigato.
O sempre quel fottuto bastardo di amichetto aveva la serie completa dei Masters, con tigri bardate e castello di Greyskull a grandezza naturale e tu, solita merda, avevi solo il baffo culturista un po' gay.
E allora eri sempre incazzato, quando giocavi con questo amichetto, e ti attaccavi a difetti inesistenti per recuperare un minimo di autostima.
"Sì ma intanto la mia unica mini4wd c'ha il motore quello dorato che fa 35 mila giri invece le tue 8 macchine no".
Ecco, da bambini uno è pure giustificato, è un bambino, passa che si comporti da bambino.
Ma da adulti, cazzo, è imbarazzante.
E ci sono fior di adulti incazzati perché invidiosi e frustrati.
Persone che fanno di lavoro il musicista, nel senso che magari suonano il basso per davvero da turnista, o insegnano, o comunque vivono di questo.
E sempre giù ad avercela con Vasco e Ligabue.
Vasco è drogato e canta male, Liga usa sempre solo 3 accordi, Arisa è brutta.
E sempre giù a criticare e criticare ogni mossa di questi poveri Cristi, che non sanno suonare, che fa schifo quello che fanno, che stuprano la musica, che Allevi deve andare a zappare la terra.
Allevi fa schifo pure a me, ma questo è gusto.
Puoi ricoprire Facebook di post dove dichiari quanto non ti piace Gigi D'alessio, ma ostruire la rete ogni giorno calcando su quanto non dovrebbe essere famoso perché questo e quello non ha senso.
Tutti questi orrendi musicisti mainstream sono fottutamente famosi. E ricchi. Perché la gente compra tonnellate della loro merda.
Non saranno Bach o Ciaicoschi (mai imparato come si scrive), ma cazzo sanno il fatto loro.
Io personalmente canto e suono, faccio schifo come tutti quelli che cantano e suonano rimanendo nella realtà amatoriale, mi piace Ligabue, tollero Vasco, Allevi lo sapete, di Gigi non commento che la quota di parolacce consentite da Blogger poi sfora.
Sarà che tutti i geni della musica che ce l'hanno con, mettiamo, Ligabue, siano frustrati e invidiosi?
Liga fa cagare e non sa suonare, intanto però è in cima alle classifiche sempre, vende milioni di dischi e dopotutto non credo che sia incapace di suonare sul serio.
Non sarà Paco De Lucia, ma nemmeno Eta Beta.
Insomma, vediamo di accettare la realtà: se io sono qui e non in radio un motivo ci sarà.
Vuoi sfiga, niente agganci, faccio cagare, non ho talento, non so suonare, sono brutto, qualcosa deve essere.
Vuoi proprio che sia una congiura?
Mah...
E succede in tutti i campi, questa invidia bruciante.
Fatevi una vita.
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